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James Naismith, l’insegnante che inventò il Basket

15 Gen 2021 | Racconti

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Il 15 gennaio del 1892 furono pubblicate sul giornale universitario Triangle le prime tredici regole di questo nuovo sport che James Naismith inventò e decise di chiamare Basket.

Chi era James Naismith

James NaismithNato in un piccolo paesino canadese si trasferì negli Stati Uniti dopo gli studi universitari per iniziare a insegnare in diverse scuole. Neanche a dirlo, James Naismith insegnava Educazione Fisica.
Nel 1891 per far divertire i suoi alunni dello Springfield College, in Massachusetts, James Naismith con un pizzico di ingegno e riprendendo un suo vecchio gioco d’infanzia il “Duck-ona-Rock” (Anatra su una roccia), in cui la regola principale è provare a fare un tiro a parabola con un sasso, inventò un nuovo sport. Un gioco semplice da far praticare ai suoi alunni al chiuso nella palestra della scuola.
Appese al muro un cesto di vimini, tipo quello per raccogliere la frutta, e disse ai giocatori di provare a tirare dentro il pallone. Il primo esperimento di partita si giocò il 21 Dicembre, a dire il vero non con grande spettacolo, finì appena 9-3 ma fu un successo per i giovani ragazzi che si divertirono così tanto da spronare l’insegnante James Naismith a stilare un regolamento e presentarlo allo Springfield College.



L’inizio di un nuovo sport: il Basket

Il 15 Gennaio 1892 vennero pubblicate sul “The Triangle”, un magazine dell’epoca, le prime 13 regole di questo nuovo gioco inventato da James Naismith, che se non fosse stato per uno dei suoi alunni ad oggi giocheremmo a “Naismithball” piuttosto che al “Basketball” o più comunemente Basket.
Durante le prime partite non era inusuale trovarsi una scala di fianco al cesto appeso al muro per recuperare la palla andata a segno. Solo dopo si trovò la soluzione di tagliare la parte inferiore del cesto e bisognerà attendere invece, i primi del ‘900 per vedere le classiche retine. Un altro aspetto iniziale di questo nuovo gioco mutato poi nel tempo, erano i 9 giocatori per squadra e un campo circa la metà di quello che siamo abituati a vedere oggi. Il pallone a spicchi con la superficie ruvida invece, è un’eredità dell’originale palla usata da James Naismith.

Le prime 13 Regole del Basket

  1. La palla può essere lanciata in qualsiasi direzione con una o entrambe le mani.

  2. La palla può essere colpita in qualsiasi direzione con una o entrambe le mani, ma mai con un pugno.

  3. Un giocatore non può correre con il pallone, deve lanciarlo dal punto in cui lo ha preso.

  4. La palla deve essere tenuta in una mano o tra le mani; le braccia o il corpo non possono essere usate per tenerla.

  5. Non è possibile colpire con le spalle, trattenere, spingere, colpire o scalciare in qualsiasi modo un avversario; la prima infrazione da parte di qualsiasi giocatore di questa regola è contata come un fallo, la seconda squalifica il giocatore fino alla realizzazione del punto seguente o, se è stata commessa con il chiaro intento di infortunare l’avversario, per l’intera partita; non sono ammesse sostituzioni.

  6. Un fallo consiste nel colpire la palla con il pugno, nella violazione delle regole tre e quattro e nel caso descritto dalla regola 5.

  7. Se una squadra commette tre falli consecutivi, conterà come un punto per gli avversari; consecutivi significa senza che gli avversari ne commettano uno tra di essi.

  8. Un punto viene realizzato quando la palla è tirata o colpita dal campo nel canestro e rimane dentro, a meno che i difensori non tocchino o disturbino la palla; se la palla resta sul bordo e l’avversario muove il canestro, conta come un punto.

  9. Quando la palla va fuori dalle linee del campo, deve essere rimessa in gioco dalla persona che per prima l’ha toccata; nei casi dubbi, l’umpire deve tirarla dentro il campo; chi rimette in campo la palla ha cinque secondi: se la tiene più a lungo, la palla viene consegnata agli avversari; se una squadra continua a perdere tempo, l’arbitro darà loro un fallo.

  10. L’umpire è il giudice dei giocatori e prende nota dei falli, comunicando all’arbitro quando ne sono commessi tre consecutivi; ha il potere di squalificare un giocatore secondo la regola 5.

  11. L’arbitro è il giudice della palla e decide quando la palla è in gioco, all’interno del campo o fuori, a chi appartiene e tiene il tempo; decide quando un punto è segnato e tiene il conto dei punti con tutte le altre responsabilità solitamente appartenenti ad un arbitro.

  12. La durata della gara è di due tempi da quindici minuti, con cinque minuti di riposo tra di essi.

  13. La squadra che segna il maggior numero di punti nel tempo utile è dichiarata la vincitrice dell’incontro. Nel caso di pareggio, il gioco può continuare, se i capitani sono d’accordo, fin quando non viene segnato un altro punto.

In Italia, il nuovo gioco arrivò molto più tardi. Le regole furono tradotte solo nel 1907 da Ida Nomi Venerosi Pesciolini, una maestra della commissione tecnica femminile della Federginnastica e fu presentato a Venezia durante la 7^ edizione del “Concorso Federale Nazionale di Ginnastica” come uno sport dal nome “palla al cerchio” ma per anni fu considerato uno sport solo “da signorine”.

Ida Nomi Venerosi Pesciolini

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