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Diventare campioni nella vita per mezzo dello sport si può: chiedetelo a Simone Lucia

1 Feb 2019 | Approfondimenti

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Tra Simone Lucia e il mondo delle corse è stato un incontro casuale. Una storia semplice simile ad un colpo di fulmine. Quella di un padre che accompagna il figliolo al campo Coni scoprendo all’improvviso la passione per lo sport. L’aria pulita nei polmoni, il profumo dell’erba e la voglia di accarezzare la libertà con le scarpe da runner al posto delle ali. Perché se ti cali nello stato mentale di un podista, correre è come volare. Era un giorno qualunque subissato dalla routine del lavoro e dallo stress quotidiano. Simone doveva solo assistere alla gara di mountain bike del figlio. Poi il momento magico, un dolce pensiero intrusivo partorito dalla voglia di redimersi per uscire dal tunnel della sedentarietà: “Questo posto è bellissimo. Ora metto le scarpe da ginnastica e ne approfitto per fare una corsetta”.

Da quel pomeriggio sono trascorsi quasi otto anni e Simone Lucia non ha smesso più di correre. Il fascino del Campo Sportivo “Luigi Montefusco” di Lecce è stato l’oggetto di ispirazione che l’ha condotto verso traguardi prestigiosi, sino ad allora neppure contemplati. La Corri a Lecce, la Maratona del Barocco, la Corri e Cammina sotto le Stelle e la Diecimila del Faro sono le gare che organizza ormai da anni con i gradi del presidente della Asd Gpdm. Podista, organizzatore e presidente, in una sorta di factotum del podismo leccese. Stacanovista infaticabile e produttore di idee 365 giorni l’anno per amore di una pratica sportiva che ha pervaso la sua esistenza nel segno dei valori sani come il rispetto delle regole e lo spirito di abnegazione. Gli eventi podistici della sua gestione sono cresciuti in maniera esponenziale calamitando l’attenzione di migliaia di appassionati che, ogni anno, raggiungono il Salento per ammirare le bellezze monumentali del barocco leccese beneficiando dell’ospitalità e dell’organizzazione meticolosa di Lucia e dei volontari della Gpdm. La Corri a Lecce, per esempio, è diventata un must del podismo regionale e nazionale.  Un appuntamento fisso al quale partecipano tutti: agonisti e principianti di tutte l’età provenienti da buona parte del territorio italiano, nell’ambito di un evento a carattere solidale, turistico, culturale ed ecologico. La manifestazione principe del podismo salentino è nata dall’amore che Simone Lucia nutre per terra d’appartenenza. Nonostante le problematiche di natura burocratica relative alla messa a punto di competizioni di simili portate, il leccese doc continua a perfezionare l’aspetto logistico e tecnico dei suoi eventi per oliare la macchina turistica della città cercando di essere sempre dalla parte del cittadino.
“Correre è sinonimo di libertà perché è un’azione a corpo libero – spiega il presidente della Gpdm -. Si può correre ovunque, nei boschi, per strada, in montagna e al mare. Si tratta di uno sport semplice ma anche molto faticoso. Per fortuna sono circondato da amici storici del podismo che corrono da oltre 40 anni. Gente che ha superato abbondantemente la soglia dei 70 anni. Veri e propri esempi di vita per noi e per le nuove generazioni. A 47 anni mi sento ancora un ragazzino grazie allo sport e all’amicizia che mi lega ad un gruppo di persone fantastiche. Organizzare grosse manifestazioni come la Corri a Lecce e la Maratona del Barocco è stato motivo di grande orgoglio. Le soddisfazioni sono tante e i complimenti da parte dei forestieri piovono ad ogni edizione. Però c’è la parte ombrosa di questo lavoro che nessuno vede dall’esterno. Le difficoltà in seno alla burocrazia e alla mentalità di coloro i quali non riescono a rinunciare a camminare a piedi per mezza giornata e lasciare spazio ad eventi di questa importanza, stanno svilendo nel tempo l’entusiasmo che in tutti questi anni mi ha contraddistinto – conclude -. Mi auguro che in futuro l’amministrazione e i cittadini possano smentirmi cercando di stare al fianco di queste belle giornate di festa, che rappresentano un ritorno di immagine per la comunità e che ogni anno producono un indotto importante verso l’obiettivo della destagionalizzazione”. 

Paolo Conte – Direttore

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