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Gli atleti della Fidal tornano in pista, il presidente Leone: “in Puglia danni per 300mila euro”

29 Apr 2020 | Interviste

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L’ultimo Dpcm ha acceso un barlume di speranza al vasto movimento dell’atletica leggera italiana. Un nuovo inizio che potrebbe sancire la ripresa delle attività sportive di diverse specialità olimpiche. Come è già stato reso noto, il 4 maggio potranno tornare agli allenamenti professionisti e atleti di spessore nazionale, che avranno la possibilità di cessare le esercitazioni domestiche per tornare nel loro habitat naturale: i campi di atletica leggera. Gli specialisti dei lanci, dei salti e delle corse potranno tornare finalmente a calcare le piste. La pandemia da Covid-19, e le restrizioni stringenti imposte dal governo per bloccare la diffusione del virus, hanno generato danni economici di grosse proporzioni anche nel mondo dell’atletica. Gli atleti della Fidal tornano in pista, il presidente Leone: "in Puglia danni per 300mila euro"
A tal proposito è intervenuto il presidente regionale della Fidal, Giacomo Leone: “La Federazione Italiana di Atletica Leggera ha calcolato danni pari a circa 40 milioni di euro, mentre in Puglia le perdite ammontano a 300 mila euro. Solo nel territorio pugliese organizziamo 330 gare l’anno e tra i mesi di marzo e aprile sono saltate cinquanta gare. E se consideriamo che il blocco è stato prorogato sino al 30 maggio, il numero delle gare perse toccherà quota cento. Oltre alle gare – prosegue Leone – si devono conteggiare i numerosi corsi per i ragazzi, il mancato utilizzo degli impianti sportivi e tanti atleti che non si sono potuti tesserare in tutto questo periodo. Oltre un mese fa la Fidal ha presentato al ministro Vincenzo Spadafora un lavoro su come utilizzare i campi di atletica in sicurezza, ma bisogna attendere la validazione da parte del Ministero della Salute e dello Sport. Dal punto di vista agonistico credo che la stagione sia stata spazzata via, ma forse si può ancora salvare qualcosa in vista degli ultimi mesi dell’anno. Però non possiamo fare proiezioni perché la situazione può cambiare da un giorno all’altro. Gli italiani sono stati bravi ad attenersi alle regole e la curva epidemiologica di è abbassata notevolmente. Adesso abbiamo l’obbligo di non commettere errori e di rispettare tutte le indicazioni per non causare un nuovo aumento dei contagi con il rischio di un’altra chiusura”. Il presidente Leone ha fatto chiarezza sui dettagli di coloro che potranno tornare ad allenarsi in pista allargando la tematica al panorama podistico. “Gli atleti di fama nazionale potranno allenarsi in pista e a porte chiuse. Per quanto riguarda invece i nostri tesserati, che per la maggior parte comprende il movimento dei podisti, la situazione è completamente differente, se prima c’era il limite di correre a una distanza massima di 200 metri dalle proprie abitazioni, a partire dal 4 maggio potranno svolgere attività motoria con maggiore libertà di movimento. Chiaramente si tratta di allenamenti singoli e non di gruppo. Come prima prerogativa tutti dovranno rispettare il distanziamento sociale. Dovremo tutti prestare maggiore attenzione per continuare a combattere il virus e aspettare il 18 maggio con la speranza di passare ad un altro step della Fase 2, che potrebbe tradursi in meno restrizioni e più libertà per tutti”.


Paolo Conte

credit photo: Giacomo Leone

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